Il progetto Winetwork poggia su una metodologia basata su tre elementi-chiave che, assieme, assicurano l'innovazione multi-attore: il facilitatore (FA), i gruppi tecnici di lavoro (TWG) e il gruppo europeo di lavoro scientifico (SWG).
L'elemento principale della metodologia è il facilitatore che costituisce l'anello tra la ricerca e la pratica, incoraggia lo scambio di informazioni e di conoscenza tra aziende, ricercatori ed altri attori di rilievo del settore. Questo nuovo profilo professionale è la chiave del successo perchè fa in modo che tutti gli attori siano in contatto permanente, garantisce l'interazione ed il flusso di informazioni tra loro e facilita la comunicazione e la mutua comprensione. Il facilitatore ha la responsabilità di tenere aggiornati tutti gli attori coinvolti fornendo ciascuno le informazioni più rilevanti, connettendo tutti gli attori e facilitandone il flusso interattivo di conoscenze. Il facilitatore identificherà e raccoglierà informazioni (problemi e fabbisogni della pratica, buone pratiche, sapere scientifico e tecnologico, progetti ecc.). Egli andrà a riassumere, sintetizzare tradurre e semplificare le informazioni al fine di convertire informazioni complesse in sapere utile ed accessibile. Inoltre il facilitatore collaborerà alla divulgazione del sapere raccolto portandolo a disposizione dei diversi attori.
Il network è formato da 10 facilitatori, uno per ogni regione viti-vinicola coinvolta.
Il facilitatore avrà il compito di condurre il gruppo di lavoro tecnico regionale (uno per regione).
La principale funzione dei gruppi tecnici di lavoro è quella di costruire una macrovisione della situazione regione per regione. Il loro ruolo è cruciale per la promozione e la divulgazione, poiché i componenti sono in contatto diretto con i portatori d'interesse di ogni regione, essi raccoglieranno le buone pratiche e le esperienze e collaboreranno alla redazione del materiale adeguato alle esigenze degli utilizzatori. I gruppi tecnici di lavoro sono organizzati a livello regionale, gestiti dal facilitatore e composti da tecnici dei servizi agricoli e viticoltori. Il gruppo tecnico di lavoro identificherà i viticoltori da intervistare per raccoglierne le conoscenze ed esperienze. Il ruolo di questo gruppo è quello di confrontarsi sui risultati delle interviste, le buone pratiche della regione e quelle raccolte a livello europeo che possono essere trasferibili a livello regionale.
Allo stesso tempo i facilitatori saranno supportati gruppo di lavoro scientifico e lavoreranno con i ricercatori per rendere comprensibile e accessibile la conoscenza scientifica sulle malattie del legno e la flavescenza dorata. Il gruppo di lavoro scientifico raccoglierà informazioni e dati su esperti e risultati sulla gestione dei patogeni e li trasferirà ai facilitatori. Il gruppo di lavoro scientifico è composto da 10 esperti per ciascun patogeno.
Il successo della metodologia si concretizzerà attraverso una relazione diretta, tramite i facilitatori, tra i viticoltori e gli enti di riferimento del settore.